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- 11 Gen 2019
“Poi che riseppe Orfeo” – Cantata per Soprano e Basso Continuo – Alessandro Scarlatti (𝟣660 – 𝟣725) – WORLD PREMIERE RECORDING.
Centaurus Music Int. Studio Recording “Alessandro Scarlatti – Poi che riseppe Orfeo – Cantate – WORLD PREMIERE RECORDING” – Remixed and remastered version – ℗ 20𝟣8
First Edition – ℗ 200𝟣.
Maria Carla Curìa Soprano
Scarlatti Camera Ensemble
Artistic Director & Producer Luca Casagrande.
–
POI CHE RISEPPE ORFEO
Poi che riseppe Orfeo
Che la sua vaga e bella Euridice,
Tocca dal fiero dente
d’ Aspide velenoso,
Estinta al suol cadea,
Sbigottito e dolente,
Rivolti i lumi all’etra,
Spiegò tai carmi al suon
Della sua cetra:
“Crude stelle, o m’uccidete
O pietose mi rendete,
La mia cara Euridice.
Dite voi superni Numi,
Se con questi mesti lumi
Di mirarla a Orfeo più lice.
(da capo)
Ah, che son sordi i dei,
Né ascoltano le stelle i pianti miei!
Ah, ch’ invan mi lamento
S’altri ch’il rio non ode,
E le fieri selvaggie,
E sassi e’ l vento.
Pianga il rio al pianto mio,
Piangan meco in queste selve
La più crude, irate belve.
Lacrimate, mesti e lassi, duri sassi,
E tu pur, pietoso vento,
Accompagna il mio lamento,
E dite: ‘Orfeo infelice,
È morta, la tua cara, Euridice!
(da capo)
È morta, la mia cara Euridice
E quanto giusto per sua morte
è il pianto, è inutil altrettanto.
Andrò nel basso Averno,
l’involerò di grembo a Pluto istesso,
Che forse tanto fia
A questa cetra mia
Dal ciel permesso.
E se fia che mercè di questa cetra
Torni Euridice all’ etra,
Sara il mio canto vezzoso tanto
Che torneranno al primo lor contento
Le fiere, i sassi, il ruscelletto e ‘l vento.”
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